mercoledì 10 settembre 2014

Binge e purge

Per chi crede che basti infilarsi due dita in gola e si svuota naturalmente...beh. Non è così. Ho più o meno scoperto come si fa dopo diversi mesi di tentativi. No, non pensate che si mangi normale, che si entri in bagno, due dita, dieci minuti e tutto finisce.
Si inizia mangiando, ma non sai nemmeno che sapore abbia il cibo perché il tuo cervello va in tilt: salato, piccante, dolce, amaro, si mescola tutto tanto nello stomaco la differenza non c'è ed in quell'istante senti solo la necessità di riempirti e sentirti piena -come se dovessi ripagare tutti i digiuni fatti-. Poi quando le pareti sono tese, la pancia è gonfia di cibo e fai rapidamente il calcolo delle calorie introdotte, beh... altro cortocircuito: svuotare immediatamente.
Così entro in bagno ed inizia il mio rituale: aprire l'acqua fredda del bidet, spogliarsi, guardarsi allo specchio, avvicinarsi al wc con circospezione e con stampato sulla faccia il dubbio: "devo farlo sul serio?". Non sto neanche a rispondermi, inizio ad infilare le dita sperando di trovare la motivazione man mano. Non è mai facile iniziare perché il corpo in qualche modo vorrebbe tenersi tutto dentro e così passo i primi 5 minuti a svuotare qualche brandello di cibo e saliva. Poi lo stomaco man mano si apre, sforzo, mi rilasso, i primi gemiti si sovrappongono a fuoriuscite sempre più abbondanti e soddisfacenti e mano a mano che incalzo, sento lo stomaco sempre un po' più vuoto ed il peso diminuisce. Con lo scorrere dei minuti (e ne sono passati 30, di minuti, tra lacrime, muco, trucco sciolto, cartaigienica, acqua fredda) arrivo ad un punto in cui mi chiedo quanto cavolo di cibo possa contenere uno stomaco e maledico il mio corpo quando lo sento debole -debole al punto da "non avere più voglia di vomitare". Perché sì, arrivo ad uno step in cui le gambe tremano, magari la testa mi gira un po' ed ogni volta che infilo le dita qualcosa esce ancora e capisco che non c'è ancora la parola fine a quell'episodio. Dopo 40-50 minuti concludo o perché non ho più la forza di continuare o perché ne ho davvero abbastanza e la mia gola implora pietà (sì, non pensate che se avete mangiato cose solide o piccanti o semplicemente è passato tempo sufficiente per far aumentare la produzione di succhi gastrici, sia così "semplice". Se poi esce dal naso, è una goduria).
Dopo tutto questo casino, mi riguardo allo specchio con la faccia sfatta e la puzza di vomito ad impestare il bagno, le mie dita, il mio viso. Cerco di risistemarmi e la mia vita procede come nulla fosse accaduto... tranne che dopo mezz'ora di nuovo lo stomaco  brontola, di nuovo ho fame, ma la fatica fatta mi impedisce sotto ogni aspetto di toccare cibo.

Oggi è stato il mio primo vero binge and purge: ho mangiato con l'intenzione di riempirmi fino a non avere più spazio per poi svuotare con rabbia, con violenza, con l'intento di buttare fuori ogni singolo brandello di cibo. Tutti gli episodi precedenti -sporadici- erano indotti da altri pensieri e fatti con altri intenti e soprattutto, non erano preceduti da un'abbuffata. Semplicemente mangiavo e desideravo svuotarmi per non sentire il peso del cibo o perché avevo assunto qualcosa che non andava bene e così via.
Oggi no. Oggi volevo mangiare. Tutto! Ma non ho resistito al quantitativo di calorie che avevo introdotto.

Mi auguro sia il primo ed unico episodio. Vomitare non è bello, non è romantico, non è salutare, ti disintegra e ti lascia un po' a pezzi.

I miei DA di ieri e di oggi fanno abbastanza schifo:

Colazione: grana, marmellata, caffè, yogurt
Pranzo: pollo con le mandorle e curry
Cena: non ricordo


Colazione: centrifuga
Pranzo: yogurt bianco, yogurt greco, formaggio (grana, quartirolo, asiago), marmellata, speck
Merenda: caffè con ginseng, patatine, biscotti, cornflakes, acqua
Purge
Cena: brodo

No, non ho nessun problema con me stessa, non sono ana, non sono bulimica. Ho semplicemente un pessimo rapporto col cibo da un po' di mesi a questa parte. E voglio caldamente sfatare i miti della bellezza di certi "passaggi" per essere "magre".
Vomitare in primis. Io l'ho fatto -e probabilmente capiterà ancora-, ma non ho una cadenza giornaliera e se capita una volta alla settimana è già tanto. Non spendo mezzo stipendio per svuotare il frigo, vomitare e ricomprare tutto. Non sento l'esigenza di farlo ed ho la consapevolezza sufficiente per capire che questo sistema non è funzionale.
Accettatemi così. Un po' sbagliata ed un po' no. Una che fa la predica e poi ha le sue debolezze...di "gola" ;).

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