mercoledì 13 agosto 2014

Una finta "ana" in vancaza

Ora. Sono ufficialmente in vacanza, con annessi famigliari al seguito. Per non sbagliarmi ho deciso di portarmi dietro la bilancia, ma l'ho imboscata bene e nonostante questo non sono mai sola per poter controllare il peso. Contro le 3 volte giornaliere sono scesa a 1 in tre giorni. Così uso lo specchio, senza creare troppi drammi: so perfettamente riconoscere il mio corpo e se sono salita o scesa di peso, da ciò che vedo. Non dovrei essere aumentata, ma la cosa mi sta solo creando un filo di ansia. Controllo tutto quello che mangio e pianifico il cibo ed il quantitativo sulla base anche dei lassativi che assumo. Una peretta tutti i giorni, una pastiglia tutti i giorni. Ma sono tentata ad aumentare la dose a  4-5. Un modo per punirmi perché mi sento costantemente grassa, costantemente sporca e costantemente "troppa".
Nonostante questo sto cercando di compensare con esercizio fisico e con le proteine: in teoria, secondo i miei calcoli, non dovrei aumentare. Ho solo il fottuto terrore che, ricominciando a forzare i muscoli delle gambe si ingrossino, risultando poi effettivamente di più sulla bilancia.
Vi direte beh: "se aumenti la massa muscolare, poi bruci di più e blablabla". Si. Tutte belle parole se non fosse che ho bisogno di sentirmi magra. Adesso.
Ironia della sorte ho una vera ana nell'ombrellone accanto. Il problema è che nonostante sia in evidente sottopeso... la mia invidia è cresciuta a mille. Non so perché. Se da una parte razionalmente constato che è troppo magra al punto da apparire quasi "vecchia" rispetto all'età che ha, dall'altra c'è una spina nel fianco che mi si conficca là proprio dove il mio grasso mi divora.

Sto anche cercando di autoconvincere gli altri che è tutto ok, che il non mangiare fa parte del pacchetto "ho la pancia incasinata". Di fatto, avere una madre che dice "beh, ma sono tranquilla perché ho visto che mangi" ti fa pensare: "ma porcapupazzola, non sto mangiando un cazzo e dici che mangio? Ok, c'è qualcosa che non gira". Nella mia o nella sua visione. Considerando il mio peso, direi che sono io a credere di mangiare poco quando in realtà... sto mangiando.
Questa cosa mi ha un filo -tanto- disorientato. Sto mangiando tanto? Poco? Normale? Non so stare a digiuno? So occultare bene?  Prima mangiavo troppo e adesso è ok? Ho un potere di convincimento così alto?
Non capisco. E' vero: non faccio digiuni da svenire e non sto cercando di emulare le pro-ana con tubo nel naso.
Ho bisogno di iniziare a scrivere quello che introduco. Di monitorarlo. Di metterlo nero su bianco. Di valutare le calorie.



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